Impostata il: 07/04/1982

Varata il: 20/06/1985
Cantiere: Fincantieri Ancona
Dislocamento: 2525 t p.c.
Lunghezza: 113,2 m
Larghezza: 11,3 m
Immersione: 3,7
Apparato motore: CODOG su due eliche quadripala a passo variabile che utilizza alternativamente: 2 turbine a gas Fiat/GE LM-2500; 2 diesel GMT BL- 230.20M
Potenza: 36765 KW (49302,67 HP )
Velocità: 35 nd
Autonomia: 5000
Armamento: 1 OTO Melara 127/54; 2 impianti binati Breda da 40/70; 8 S/S Teseo; 1 lanciatore a 8 celle per S/A Aspide (16 missili); 2 lanciarazzi SCLAR da 105 mm; 1 elicottero AB-212/ASW
Equipaggio: 185

Nave Bersagliere è la terza unità delle quattro che costituiscono la Classe Soldati. Impostata nel 1983 dalla Fincantieri negli stabilimenti CNR di Ancona fu varata nel 1985 per essere successivamente consegnata alla Marina Irachena, iniziale committente, con il nome di al-Yarmuk ed il distintivo ottico F 17. La crisi internazionale che afflisse le relazioni politiche e commerciali con l’Irak fra la metà degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta impedì la consegna delle navi, in applicazione dell’embargo sancito dall’O.N.U.
Un successivo decreto legislativo del 1993 ha permesso l’acquisizione delle quattro unità da parte della Marina Militare Italiana che, a seguito di lavori necessari per l’adeguamento agli standard nazionali e NATO, le ha progressivamente immesse nella linea operativa a partire dal 1994, classificandole come Pattugliatori d’Altura.
Nave Bersagliere è stata consegnata alla Marina il 28.11.95 ed assegnata inizialmente alla Base di La Spezia per poi essere rischierata nel 2003 a Taranto alle dipendenze della Prima Squadriglia Fregate.
La nave riprende il nome di due unità militari che prestarono servizio nell’ allora Regia Marina. La prima Unità in ordine cronologico diede nome all’omonima classe di cacciatorpedinieri derivati dalle classi “Lampo” e “Nembo” ed operò ininterrottamente dal 1905 al 1923.
Fu destinata alla 4^ squadriglia di Taranto, partecipando concretamente alle missioni di guerra nel conflitto italo-turco, rimanendo successivamente nell’area dell’Egeo e del Mediterraneo orientale in seguito all’acquisizione italiana delle isole del Dodecaneso. Ridislocata successivamente in Adriatico, partecipò alle operazioni navali nel primo conflitto mondiale effettuando ricognizioni offensive ed operazioni di pattugliamento. Terminò le attività nel 1923 dopo aver effettuato per un anno missioni di pattugliamento e scorta di convogli lungo le coste della Tripolitania.
La seconda Unità fece parte della classe denominata “Camicia Nera”, in seguito ridenominata “Classe Soldati”, costituita da 12 navi derivate dalle classi Maestrale e Poeti il cui varo avvenne immediatamente prima dell’apertura delle ostilità della II G.M.
Nel breve periodo prebellico, l’ Unità effettuò attività addestrativa e di rappresentanza partecipando tra l’altro alla grande rivista navale del ’39 nel Golfo di Napoli.
Rappresentando una della piattaforme navali più avanzate dell’epoca, la partecipazione al secondo conflitto mondiale fu intensa e proficua. Prese parte con la 13^ Squadriglia alla battaglia di Punta Stilo e successivamente con la 7^ Squadriglia fu impiegata quale protezione delle navi da battaglia Vittorio Veneto e Giulio Cesare, effettuando intense azioni di fuoco contraereo. Sempre con il Vittorio Veneto la troviamo impegnata in operazioni di contrasto antiaereo nel quadro della battaglia di Capo Matapan (27 marzo ’41).
Ancora nel ’41, l’ Unità operò prevalentemente come scorta ai convogli per l’Africa settentrionale e in dispositivi antiaerei a protezione di Unità maggiori (nel mese di dicembre partecipò alla prima battaglia della Sirte effettuando con altri CC.TT. un’efficace azione di contrattacco nei confronti di unità nemiche). Nel febbraio ’42 partecipò alla seconda battaglia della Sirte contribuendo alle azioni di contrasto nei confronti di un convoglio nemico. Durante altre missioni effettuate in quello stesso anno, operò due volte in assistenza di motonavi danneggiate da attacchi nemici.
L’intensa attività bellica del Bersagliere, che si riassume in 146 missioni per un totale di 53700 miglia percorse, termina tristemente il 7 Gennaio ’43 quando l’ Unità, ormeggiata al molo sud del porto di Palermo, venne colpita dalle bombe di un aereo nemico provocandone l’ affondamento. In memoria delle decine di uomini, tra ufficiali e marinai periti nel bombardamento il molo prese il nome della nave.
L’attuale Nave Bersagliere è pertanto la terza unità a rendere omaggio con il proprio nome al glorioso Corpo dei Bersaglieri fondato dal Generale La Marmora. Il legame tra Marina e Bersaglieri è radicato nel tempo. Il 3 novembre del 1918 infatti la torpediniera Audace attraccò al molo S.Carlo di Trieste sbarcando i primi militari italiani in un territorio a lungo dominato dall’Austria. Quei militari erano bersaglieri e rappresentarono il primo passo verso l’incorporazione delle terre redente nel Regno d’Italia.
Il motto stesso della nave, “Pro Patria”, Per la Patria, mutuato dal Dulce et decorum est pro patria mori di Oraziorinnova un credo del decalogo dei bersaglieri ed è ripreso nel crest dell’unità.
Nave Bersagliere, ricalcando le caratteristiche strutturali e tecnico-operative delle unità della ex classe Lupo è una piattaforma poliedrica in grado di assolvere diversi ruoli istituzionalmente assegnati alla linea operativa, risultando particolarmente efficace nei compiti di pattugliamento, controllo, blocco navale, presenza e deterrenza, appoggio di fuoco, difesa antiaerea ed antimissile.
Tale versatilità ha trovato immediato impiego nel 1996, anno in cui Nave Bersagliere ha effettuato il periplo del mondo unitamente al cacciatorpediniere Luigi Durand de La Penne impegnato in una prolungata missione di rappresentanza ed addestramento. Le due unità, salpate il 12 luglio di quell’anno, rientrarono a Taranto il 4 aprile 1997 dopo aver percorso oltre 46000 miglia e toccato 35 porti di 23 Paesi. Analoga impresa precedente risale agli anni 50, ad opera dell’Incrociatore Montecuccoli e successivamente del Cacciatorpediniere Ardito unitamente alla Fregata Lupo (1979).
Per queste sue peculiarità la nave nel corso della sua vita operativa è stata scelta quale piattaforma per la sperimentazione di sistemi d’arma in via di sviluppo, quali il cannone di nuova generazione 127/54 Light Weight e il sistema lanciarazzi integrato SCLAR H per il contrasto della minaccia missilistica.
Diverse sono state le attività operative svolte nel corso degli anni, prevalentemente fuori area, con l’efficace partecipazione a missioni prolungate in contesti di forze multinazionali, nonché a diverse esercitazioni multilaterali. Tra quelle di maggior rilievo:

1996 – Operazione Oceani Lontani (circumnavigazione del globo)
2000 – Attività di pattugliamento e rappresentanza nel Golfo Persico e Corno d’Africa in occasione dell’International Defence Exhibition di Abu Dhabi;
2003 – Operazione Active Endeavour nell’ambito della STANAVFORLANT;
2004 – IONIEX 04 (esercitazione bilaterale Italia-Federazione Russa);
2005 – Nell’ambito della SNMCMG2 l’unità quale Flag Ship è sede di comando della forza NATO di Contromisure Mine in Mediterraneo e Mar Rosso, ha svolto un intenso programma addestrativo con le Marine israeliana e giordana nel contesto del programma Partnership for Peace promosso dall’Alleanza Atlantica.
2008 – Operazione Active Endeavour svolgendo anche il ruolo di Comando del Task Group.