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SOLSTIZIO DI INVERNO

Ieri, 21 Dicembre è ufficialmente iniziato l’Inverno. Questa è la data che noi dell’ Emisfero Nord chiamiamo “Solstizio d’Inverno”. Per molte culture il Solstizio d’Inverno è ancora vissuto con particolare spiritualità dato che in questo giorno osserviamo il “dì più corto dell’anno” e conseguentemente la notte più lunga.
“Solstizio” deriva dal latino “sol”, (Sole), e “sistere” (sostare, fermarsi): ovvero, il momento in cui il Sole si arresta (meglio dire “raggiunge”) il suo punto più estremo al mezzodì (più alto o più basso a seconda della stagione).

Questo è dovuto all’ inclinazione dell’ asse terrestre della terra rispetto al piano dell’ orbita intorno al Sole che determina, durante tutto il corso dell’anno, una durata della notte e del dì diversa da luogo a luogo e variabile di giorno in giorno. Nel solstizio d’inverno, ad esempio, l’asse terrestre si trova alla massima inclinazione rispetto al piano dell’ orbita ed il Sole nel punto più a sud di tutti i 365 giorni dell’anno, precisamente a 23,5 gradi a sud dell’equatore celeste, il cosiddetto Tropico del Capricorno. Contemporaneamente, ma in maniera diametralmente opposta, il giorno di ieri, 21 dicembre, nell’ Emisfero Australe ha avuto il dì più lungo dell’anno perché l’asse terrestre si trovava alla massima inclinazione rispetto al Sole ma verso di questo. Lì, la data ha segnato il Solstizio d’Estate.

Il Solstizio d’Inverno non si verifica sempre lo stesso giorno dell’ anno ma può verificarsi il 20, 21, 22, o anche 23 dicembre, sebbene quelli del 20 e 23 siano rari. (L’ultimo Solstizio capitato di 23 dicembre è stato nel 1903 e il prossimo è atteso per il 2303).

In Italia ieri abbiamo avuto circa 9 ore di luce (e quindi 15 di buio) che è il tempo trascorso tra l’alba e il tramonto del Sole.

Anche se il solstizio di dicembre corrisponde all’inizio dell’inverno astronomico, dal punto di vista percettivo le “giornate” cominciano ad allungarsi e, con alcuni guadagni di luce giornalieri, raggiungeranno il culmine nel Solstizio d’Estate (21 giugno) quando avremo il “dì più lungo dell’anno”.

Ieri ogni parte del mondo (per fascia di latitudine) ha sperimentato una durata di luce diversa. Ad esempio, Thule (la città più settentrionale in Groenlandia) non ha avuto alcuna ora di luce mentre Port Williams (la città più meridionale del Cile) ne ha avute più di 17!

Solstizio d’Inverno: Non è Santa Lucia il giorno più “corto” che ci sia!

Il detto “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia” risale a ben 5 secoli fa, cioè a prima del 1582: in quel periodo la sfasatura fra calendario civile e calendario solare era ancora così rilevante che il solstizio cadeva proprio fra il 12 e il 13 dicembre rendendo quindi questo il giorno più corto dell’anno. Va infatti rammentato che la durata del percorso di un’intera orbita della Terra attorno al Sole, è lungo 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi, ma i giorni dell’anno secondo il calendario erano 365 ..“tondi tondi” e non esisteva ancora l’anno bisestile.

In seguito, venne riformato il calendario per aggiornarlo rispetto alla differenza che si era creata con il ciclo solare: Papa Gregorio XIII decretò che si passasse direttamente dal 4 Ottobre al 15 Ottobre, togliendo quindi i 10 giorni di sfasatura che erano stati accumulati negli oltre 10 secoli precedenti. Il solstizio passò così al 21-22 dicembre (come è oggi) ma la festa della Santa è rimasta sempre al 13 e così anche il detto legato al giorno più corto si è tramandato invariato fino ai nostri giorni. Contrariamente a quello che ancora in tanti credono, non è quindi Santa Lucia il giorno più corto che ci sia