Navigazione nel Mare di Giava

Il Mare di Giava è una importante zona economica per le attivitá di pesca (in quelle acque vivono più di 3.000 specie marine) ed è una popolare destinazione turistica con numerosi parchi.
Nelle acque del mar di Giava fu combattuta una delle più cruente battaglie navali della seconda guerra mondiale. Il 27 febbraio 1942 le forze navali olandesi, inglesi, australiane ed americane furono quasi completamente annientate nel tentativo di difendere Giava dall’invasione giapponese.
In quel sanguinoso scontro 2.200 persone persero la vita.

LADRI SUBACQUEI. Da allora i relitti furono dichiarati “tombe” di guerra e pertanto inviolabili. Ma durante una spedizione in loco poco prima del 75esimo anniversario della battaglia i sonar rinvennero soltanto le tracce lasciate dalle navi sul fondo. Il sospetto è che grosse parti dei relitti siano state sottratte illegalmente per appropriarsi dei metalli – acciaio, alluminio e ottone – in esse contenute.
NON È LA PRIMA VOLTA. Tempo fa alcuni sub malesi hanno raccontato di uomini che, spacciandosi per pescatori, avevano fatto saltare con esplosivi alcuni relitti per estrarne i contenuti più preziosi. Anche gli Stati Uniti hanno denunciato incursioni vicino al relitto di una nave americana, la USS Houston, affondata nella Battaglia dello Stretto della Sonda, sempre nel Mare di Giava.
(Dal web)